Voglie in gravidanza
Le voglie come sintomo di gravidanza
È molto comune, specialmente all'inizio della gravidanza, avere delle voglie, ovvero una passione sfrenata per certi alimenti. Le voglie rappresentano infatti il desiderio improvviso, insopprimibile e urgente di un cibo particolare. Secondo la tradizione, se questo desiderio non viene soddisfatto il bambino nascerà con una "voglia" sulla pelle, cioè una macchia che per forma e colore ricorderà quell'alimento. La scienza smentisce ogni collegamento tra i desideri insoddisfatti della madre e le eventuali manifestazioni cutanee del bambino, che in termini medici hanno il più asettico nome di "angiomi".
Voglie di salato o voglie di dolce?
Così come accade per la sensibilità agli odori, non sempre si provano voglie, ma, al contrario, è anche possibile provare disgusto per certe cose, come il caffè, il tè, gli alcolici o alcune carni e, in quest'ultimo caso, non potrà che giocare a tuo favore allontarti un po' dalla caffeina e dall'alcol. Solitamente, le voglie più comuni comportano una passione particolare per
- Cibi piccanti
- Sottaceti
- Caramelle
- Cioccolata
- Latte
- Frutti
- Gelato
Qual è la causa delle voglie?
Non è del tutto chiaro che cosa provochi questi stravaganti desideri alimentari. La causa delle voglie è ancora inspiegabile. Alcuni pensano che le voglie alimentari siano il segno che il bambino manchi di un particolare nutriente, ma la teoria non è dimostrata e, molte volte, sfocia addirittura nella diceria e nella leggenda come quella secondo cui le voglie macchiano la pelle del bambino.
- La scuola più incline alla psicologia li fa risalire alla sfera pschica inconscia della donna, che manifesta così il bisogno di sentirsi coccolata e protetta in un momento di particolare fragilità. Una specie di capriccio con motivazioni profonde.
- La scuola più strettamente medica li imputa invece alla "tempesta ormonale" (si pensi all'aumento di estrogeni e progesterone) che colpisce la donna nei primi mesi della gravidanza e alla quale l'organismo risponde con una serie di fenomeni di adattamento tra cui un alternarsi di nausea, senso di pienezza gastrica, scarso appettito e il cosiddetto "stato gastronomico sognante". Questa definizione delinea appunto il cambiamento disordinato dei desideri alimentari, per cui accade che cibi fino a poco prima gustati volentieri diventino insopportabili e che si senta il desiderio di particolari alimenti dolci, salati o acidi prima lontani dalle tue abitudini.
Probabilemente c'è qualcosa di vero in entrambe le spiegazioni e quindi, nei limiti del possibile, ti puoi concedere di soddisfare questi piccoli desideri.