4 sintomi che annunciano un parto prematuro

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Il parto prematuro, detto anche parto pretermine, è il parto che si verifica in anticipo rispetto al naturale termine della gravidanza: più nello specifico, si tratta del parto che avviene tra la 20esima e la 37esima settimana di gestazione (una normale gravidanza, infatti, dura generalmente 40 settimane).

Le cause di un parto prematuro possono essere svariate, sia interne che esterne all'organismo femminile. Il parto prematuro è spesso annunciato da determinati sintomi ricorrenti, conosciuti anche con il nome di "minacce di parto pretermine: saperli riconoscere è davvero molto importante, perché i bambini che nascono prematuramente richiedono specifiche cure ed una particolare terapia intensiva, e possono anche presentare, sia sul breve che sul lungo periodo, problemi fisici o mentali.

Così si riconosce un parto prematuro

Conoscere quindi preventivamente quali sono i tipici sintomi che annunciano un parto prematuro permette di non trovarsi impreparati di fronte a questa evenienza, e consentirà, una volta contattato prontamente il pronto soccorso, di tentare di bloccare il parto (con appositi farmaci) o, nel caso in cui non fosse possibile, di recarsi in una apposita struttura che, una volta fatto nascere il bambino, sarà in grado di prendersene cura in modo adeguato. 

1. Contrazioni

Le contrazioni sono, ovviamente, il più classico e chiaro dei segnali che annunciano l'arrivo del proprio bambino. Ma come riconoscere le contrazioni tipiche di un parto pretermine dai normali dolori tipici del periodo gestazionale? Tieni conto che, quando inizia il travaglio, le contrazioni sono abbastanza regolari, e diventano via via sempre più frequenti con il trascorrere del tempo. Le contrazioni non vere (le cosiddette contrazioni di Braxton Hicks), invece, tendono a diminuire spontaneamente nel corso delle ore: queste ultime, infatti, sono generalmente provocate da un eccesso di movimento, da un rapporto sessuale o da una disidratazione corporea diffusa.



Sei sicura di essere in presenza di vere contrazioni quando queste ultime si verificano almeno otto volte nell'arco di un'ora o almeno quattro volte entro una ventina di minuti. Inoltre, il travaglio è spesso annunciato anche da una fastidiosa sensazione di pressione addominale, come appunto se il tuo bambino sta spingendo per uscire dal tuo ventre.

2. Crampi addominali

Il secondo sintomo che annuncia la possibilità di subire un parto prematuro è la presenza di crampi all'addome: i crampi addominali che annunciano la nascita anticipata del feto sono molto simili a quelli che si avvertono durante il ciclo mestruale, ma più dolorosi. Questi crampi generalmente si manifestano anche con ulteriori e specifici sintomi quali irrigidimento e tensione addominale. Se i dolori all'addome sono inoltre accompagnati da fenomeni di diarrea e di stiramento alle cosce, non puoi sbagliarti: stai per mettere al mondo anticipatamente il tuo bambino.

3. Dolori addominali

Anche i dolori addominali, che si differenziano dai crampi per la loro durata maggiore e per la loro particolare intensità, sono un chiaro indice di un possibile parto prematuro, e spesso si accompagnano anche a perdite vaginali di tipo acquoso, e di colore rosa o rossastro. Più in particolare, se avverti dolori costanti nella zona del basso ventre o dell'area pelvica, potresti andare incontro ad un parto prematuro.

4. Distacco del tappo mucoso

L'ultimo chiaro sintomo di un parto prematuro è il distacco del tappo mucoso: quest'ultima sostanza si forma all'inizio della gravidanza sul collo dell’utero allo scopo di proteggerlo dalla presenza di eventuali germi. Quando iniziano le doglie, l'utero piano piano comincia sempre più a dilatarsi, e questo comporta il distacco del tappo mucoso e la sua fuoriuscita attraverso il canale vaginale. Il distacco del tappo mucoso avviene generalmente il giorno precedente al parto, e si manifesta sotto forma di una perdita di colore bianco e di consistenza gelatinosa. Spesso, inoltre, ad esso si accompagnano anche perdite di colore rosso o rosa: si tratta di piccole tracce di sangue, dovute alla rottura dei capillari a seguito dell'avvenuta dilatazione dell'utero.