41ª settimana di gravidanza: se non è ancora nato
Circa 60 bambini su 100 nascono in ritardo rispetto alla data prevista
Ma come? Non dovevano essere 40 le settimane di gravidanza? Teoricamente sì, ma può anche accadere che il bambino non nasca entro il termine previsto e la gravidanza si allunghi di una settimana; in questo caso si parla di gravidanza oltre il termine. Siamo alla settimana numero 41.
A cosa si deve questo ritardo?
41ª settimana di gravidanza: un calcolo “sbagliato”
Per prima cosa, potrebbe trattarsi di un errore nel calcolo della DPP, la data prevista per il parto: calcolata sulla base dell’ultima mestruazione, è una data che può risultare inesatta poiché i cicli mestruali variano da donna a donna e l’ovulazione che ha dato origine alla gravidanza può essersi verificata in tempi diversi.
41ª settimana di gravidanza: un reale prolungamento della gravidanza
Se non vi sono errori nel calcolo della DPP allora si tratta di un reale prolungamento della gravidanza, che può dipendere da:
- una precedente gravidanza oltre il termine (le donne che hanno avuto una o due precedenti gravidanze prolungate hanno rispettivamente il 30% e il 40% di possibilità in più di averne un’altra)
- una predisposizione genetica
- l’influenza di fattori ambientali
41ª settimana di gravidanza: e nella pancia cosa sta succedendo?
Durante la 41ª settimana il liquido amniotico comincia a diminuire e a diventare più bianco poiché ora il feto è maturo. Il bambino ora ha 39 settimane, potrebbe addirittura pesare tra i 3,8 e i 4,5 kg, con una lunghezza totale di circa 50 cm. Costretto in un ambiente ormai troppo piccolo, si limita ora a movimenti lenti e isolati di spalle e collo, e a malapena muove braccia e gambe. Dorme più del solito, ed è possibile che dorma anche durante le contrazioni. In ogni caso, ciò che conta è che il feto faccia ancora almeno 10 movimenti al giorno.
La posizione scomoda in cui si trova il bambino fa sì che anche tu ne risenta: in particolare è possibile che provi dolore o bruciore nella parte interna della vagina, oltre a una maggiore pressione sulla zona pelvica.
41ª settimana di gravidanza: quali esami si fanno?
Quello che devi fare ora è aspettare pazientemente e sottoporti ad alcuni esami per verificare che nonostante il ritardo sia tutto a posto:
- il monitoraggio, che rileva la frequenza cardiaca del feto,
- l’ecografia che rileva i movimenti del feto e la quantità di liquido amniotico
- l’amnioscopia, che valuta il colore del liquido amniotico.
Se i risultati dei diversi esami indicano una sofferenza fetale, o se la gravidanza si protrae anche oltre la 41ª settimana, il tuo ginecologo potrà decidere di ricorrere al parto indotto, in cui il travaglio sarà stimolato artificialmente al fine di salvaguardare la salute del tuo bambino.
In ciascun caso è fondamentale che tu stia tranquilla e non ti faccia spaventare dal ritardo. Se ti trovi alla 41ª settimana, per quanto sia comprensibile provare un senso di impazienza e frustrazione, cerca di rilassarti e preparati semplicemente al parto.
Almeno il 40% delle donne incinte si trova nella tua stessa situazione, e tu come loro non resterai incinta ancora per molto! Chissà, magari mentre leggi questo articolo stai già avendo le prime contrazioni...