Rosolia in gravidanza e rosolia congenita
Il pericolo maggiore il bambino lo attraversa al primo trimestre, mentre dopo la 20ª settimana è più al sicuro da problemi congeniti data l'azione protettiva della placenta. Per il feto che contrae la rosolia nelle prime dodici settimane le conseguenze più gravi riguardano i problemi di udito, vista, problemi cardiaci, alla milza e al fegato, microcefalia e ritardo mentale. Se il feto contrae la rosolia tra la 13ª e la 17ª settimana, il rischio maggiore è di nascere sordo. Inoltre se la donna è alle prime settimane, fino all'8ª precisamente, la rosolia potrebbe comportare anche aborto sponteneo o morte intra-uterina. È quindi molto importante che le future mamme, nonché tutte le donne in età fertile che non abbiano contratto questa malattia da bambine, si sottopongano al rubeo test e al vaccino antirosolia per tempo.
Sintomi della rosolia
Prima dietro le orecchie e poi sul viso e sul tronco compaiono delle piccole macchie rosa che tendono ad estendersi su tutto il corpo. L'eruzione può durare fino a cinque giorni e si associa a una lieve febbre 37/38 gradi, e al gonfiore dei linfonodi, mal di testa, dolori articolari e in pochi casi congiuntivite. La malattia non ha altri sintomi particolari ma è importante saperli individuare subito se sei in gravidanza dati i rischi che comporta per salute del feto.
La trasmissione della rosolia avviene tramite saliva e muco per via aerea. Uno starnuto o semplicemente parlare con una persona infetta nella settimana prima che i sintomi siano evidenti e nei quattro giorni successivi può bastare per la trasmissione.