Rosolia durante la gravidanza: il rubeo-test
Se sei rimasta incinta ed hai contratto la rosolia, generalmente di lieve entità se contratta in età adulta, è possibile che questa malattia infetti anche il tuo bambino tramite la circolazione sanguigna che passa per il cordone ombelicale.
Rosolia: cos'è
La rosolia è un'infezione che colpisce principalmente la pelle ed i linfonodi. È causata dal virus della rosolia, simile a quello che provoca il morbillo, e di norma viene trasmesso per via aerea. Quando la rosolia contagia una donna incinta, può causare la sindrome della rosolia congenita nel nascituro, con conseguenze potenzialmente molto dannose per il feto in via di sviluppo. I bambini che vengono infettati dalla rosolia prima della nascita corrono infatti il rischio di essere affetti da
- Ritardo della
- Malformazioni del cuore
- crescita e mentale
- Cecità
- Sordità
- Problemi al fegato
- Problemi alla milza
- Problemi al midollo osseo
Rosolia: sintomi
I sintomi piú comuni della rosolia sono:
- Eruzione cutanea con piccole macchie rosa che compaiono prima dietro le orecchie, poi sulla fronte e su tutto il corpo e durano 2-3 giorni
- Febbre e mal di testa
- Gonfiori dei linfonodi alla base della nuca, sul retro del collo e dietro le orecchie
- Dolori articolari
- Occhi arrossati e lacrimosi
Rosolia: cure
Durante l'esecuzione delle analisi del sangue, includere anche il test per la rosolia, il rubeo-test, che individua nel sangue della madre la presenza degli anticorpi in grado di combattere questa malattia e, nel caso in cui non fossero presenti, è consigliato eseguire una terapia medica adeguata. Se invece stai cercando di rimanere incinta, ricorda di eseguire questo test in previsione della futura gravidanza e, nel caso in cui mancassi di anticorpi, procedi con un opportuno vaccino.