disturbi e complicazioni
Ragadi al seno e neomamme: problema frequente in allattamento
Le ragadi al seno sono uno dei dolori al seno di cui le mamme possono soffrire durante l'allattamento.
Cosa sono le ragadi al seno?
Le ragadi al seno sono dei taglietti che si formano sulla cute del capezzolo o intorno all'areola ed è possibile vederli comparire specialmente nei primi giorni dell'allattamento. Possono causare un semplice fastidio al seno e sparire dopo qualche giorno, oppure aggravarsi fino a sanguinare, causando forti dolori quando il bambino si attacca e un maggior rischio di infezioni.
Solo una la causa possibile: lo scorretto attacco del piccolino al seno materno. Una sola dunque la soluzione: attaccare correttamente il bambino al seno. É fondamentale quindi che allattiate in una posizione comoda per voi cercando di far sí che anche il bambino sia in posizione corretta per l'allattamento.
Corretta igiene per evitare le ragadi al seno
Oltre a un buon attacco, un’altra accortezza utile a evitare la formazione delle ragadi è una corretta igiene.
- Innanzitutto non si devono usare le coppette assorbenti, a meno che non siano in puro cotone, perché tengono il seno umido e favoriscono quindi la ploriferazione dei germi.
- Inoltre sarebbe bene usare solo acqua per lavare il seno, al massimo dei detergenti molto delicati che non contengano alcol, profumi o altre sostanze irritanti o in grado di modificare l'odore naturale del seno che piace tanto ai bambini.
- Un’altra buona abitudine da adottare è questa: dopo aver allattato, se non dobbiamo uscire e possiamo godere di un po' di privacy, è bene spremere un pochino il seno tanto da far uscire un po' di colostro o un po' di latte, massaggiare capezzolo e areola con questo liquido e lasciar asciugare la zona senza coprirla per un po'. Il latte e il colostro infatti sono idratanti e cicatrizzanti naturali, migliori dei tanti prodotti in commercio.
Cosa fare se avete le ragadi al seno?
Se le ragadi sono già comparse, l'importante è non interrompere l'allattamento, altrimenti si rischia anche un ingorgo mammario o addirittura una mastite, che insieme alle ragadi creerebbero davvero dei seri problemi.
Quindi allattate anche se le ferite sanguinano. Se passa un po' di sangue nel latte non succede nulla, non vi preoccupate! Oltre a continuare ad allattare però, dovrete necessariamente correggere l'attacco al seno, solo così potrete eliminare direttamente la causa del problema.
Rimarginare le ragadi al seno
Poi per aiutare le ferite delle ragadi al seno a rimarginarsi ci sono diverse soluzioni:
- utilizzare delle coppette d'argento: questo elemento ha infatti delle proprietà che permettono alla cute di rigenerarsi
- spalmare sulle ferite del seno la lanolina, sostanza che lenisce il dolore ed idrata la cute
- una volta che le ragadi sono in via di guarigione, quindi non fanno più male e stanno scomparendo, spremere il seno, spalmare il latte o il colostro sul capezzolo e l'areola, e infine lasciar asciugare senza coprire.
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