Mamma e bambino. Vivere i distacchi
La vita di ognuno di noi prevede che prima o poi si debbano affrontare distacchi e separazioni.
Il primo grande distacco è quello che il bambino e la sua mamma vivono all’atto della nascita: non sono più una cosa sola, un corpo solo, ma diventano improvvisamente due persone separate. Il dolore fisico del parto porta con se anche il dolore emotivo dell’allontanarsi.
I nove lunghi mesi che precedono questo evento servono al pensiero delle mamme per prepararsi a stringere tra le braccia qualcuno che è cresciuto dentro di loro, grazie a loro e che le ha accompagnate ovunque.
Quando il proprio figlio nasce, la gioia si accompagna alla malinconia: quel cucciolino che prima era solo nostro ora è di tutti e soprattutto di se stesso; quanta fatica allontanarsi, quanta solitudine quando si resta sole.
Mamme, imparare a vivere i distacchi è importante, perché essi sono momenti di crescita sia per i piccoli che per voi. Solo allontanandosi si può capire che si sta bene insieme.
L’inizio del nido, o della scuola materna, permette ai piccoli di stare con i loro coetanei e costruire le prime amicizie e permette a voi di occuparvi con più serenità di tutto ciò che avevate dovuto accantonare per un po’, anche se vi sembra di sentire il vostro bimbo così lontano per tutta la giornata.
Insomma, gli allontanamenti e i distacchi sono fisiologici e salutari, per questo più sono vissuti con serenità meno saranno dolorosi. Ogni momento di passaggio chiude sì una fase di vita che sicuramente vi mancherà, ma apre a nuove emozioni ed esperienze e rafforza il rapporto che avete con il vostro bimbo.
Pensate a questo: per guardarsi negli occhi non si può essere la stessa persona, per mandarsi un bacio che vola non si può essere abbracciati, per corrersi incontro non si può essere già vicini, per sentire la mancanza dell’altro non si può essere nello stesso luogo.