Le staminali cordonali sono utili! Un caso concreto
Il 21 maggio 2013 negli Stati Uniti è stato effettuato il 1° trapianto autologo di una bambina italiana con cellule staminali cordonali conservate privatamente nel laboratorio di SmartBank; questo caso dimostra non solo l’utilità di conservare queste cellule ma soprattutto la possibilità, sempre più frequente, di poterle utilizzare, per sé o per un familiare, in Italia o in uno dei tanti centri trapianti accreditati del mondo, purché conservate in laboratori in linea con gli standard internazionali di sicurezza e qualità.
La bambina italiana interessata è stata colpita alla nascita da ipossia che le ha provocato una paralisi celebrale; situazione non prevedibile ma non così rara (circa un neonato ogni 1.000).
“Fortunatamente, i parametri della piccola rientravano in quelli previsti dal protocollo del trial clinico della Duke University, controllato dalla FDA” -spiega la D.ssa Martini, direttore scientifico di SmartBank- “ed anche le staminali cordonali raccolte tre anni e mezzo fa nel nostro laboratorio inglese dell’Università di Plymouth sono risultate rispettose di tutte le rigorose caratteristiche qualitative richieste e, quindi, idonee all’utilizzo”.
“Il sito SmartBank è ricco di informazioni sulle potenzialità di queste cellule per l’intera famiglia” – continua la d.ssa Martini – “informazioni non semplici forse e per questo invito i futuri genitori a contattare la sede con uno staff qualificato a rispondere a tutte le possibili domande”.
Questo trapianto coinvolge l’Italia in una ricerca scientifica internazionale da cui si potranno ottenere importanti indicazioni di cura, e riconferma, a tutti gli effetti, le potenzialità delle terapie cellulari per il futuro della medicina in generale, e soprattutto di quella rigenerativa.