La produzione del latte materno
Ciascuna mammella è formata da 15-20 lobi, all'interno dei quali vi sono diversi elementi più piccoli, detti lobuli, che contengono gli alveoli, ossia cellule riunite a grappolo che producono e accumulano il latte materno.
Il latte passa dagli alveoli ai dotti galattofori, che si irradiano al di sotto dell'areola (la zona più scura intorno ai capezzoli) nei seni lattiferi e sboccano all'apice del capezzolo attraverso i 15-20 pori lattiferi esterni.
Quando il bambino succhia dal capezzolo, le terminazioni nervose del capezzolo e nell'areola sono stimolate e segnalano al cervello di produrre due ormoni, l'ossitocina e la prolattina.
L'ossitocina stimola il flusso del latte nel processo chiamato riflesso di eiezione lattea, mentre la prolactina istiga la produzione di altro latte negli alveoli. Ciò implica che la produzione del latte aumenta in base alla necessità: più il bambino succhia, più le ghiandole ne producono.
Il riflesso di eiezione lattea
Quando l'ossitocina affluisce nelle vene che irrorano le mammelle, gli alveoli si contraggono, comprimendo il latte all'interno dei dotti fino all'esterno, attraverso il capezzolo.
In alcune donne, il riflesso di eiezione lattea si manifesta con fitte al seno e il latte sgorga a fiotti, mentre altre sentono semplicemente una sensazione di calore e prurito e il latte gocciola più lentamente.
Il riflesso di eiezione lattea può essere stimolato semplicemente dal pianto del bambino oppure durante il rapporto sessuale. Alcune donne che allattano al seno non avvertono mai i sintomi del riflesso, ma ciò non sigifica che non funzioni.