IUI: inseminazione intrauterina
Si ricorre alla IUI a causa di diversi fattori:
- fattore cervicale: gli spermatozoi non riescono ad oltrepassare il canale cervicale, si immobilizzano o si agglutinano prima di raggiungere l'utero
- fattore andrologico lieve: gli spermatozoi non raggiungono o in numero o in mobilità adeguata le tube
- infertilità idiopatica, ovvero inspiegabile. Le altre tecniche hanno fallito quindi si ricorre all'inseminazione intrauterina.
Quando fare l'inseminazione intrauterina?
Se il problema è un fattore cervicale non si deve perdere tempo e si può ricorrere subito alla IUI. Se il fattore è andrologico ovvero anomalie nel numero o nella mobilità degli spermatozoi prima di ricorrere a questo metodo si può tentare con una terapia andrologica medica, qualora essa non dovesse funzionare si passa all'inseminazione intrauterina.
Se l' infertilità è idiopatica, si prova prima con almeno 3 o 4 cicli di stimolazione ovarica, qualora questi fallissero si ricorre all' inseminazione.
Come fare l'inseminazione intrauterina?
Ci sono due metodologie:
- ciclo senza stimolazione ovarica
- ciclo con stimolazione ovarica
Il ciclo con stimolazione ovarica in genere dà risultati migliori. Ci sono due fasi, la fase di laboratorio e la fase clinica. In laboratorio si effettua la selezione e la cosidetta capacitazione degli spermatozoi ovvero si rendono gli spermatozoi in grado di fecondare gli ovociti e si selezionano quelli con una migliore mobilità. La fase clinica comprende l'inseminazione va effettuata all'incirca il giorno dell'ovulazione, quindi con un monitoraggio si cerca di individuare quale esso potrebbe essere.
Inseminazione intrauterina con stimolazione
Da un punto di vista farmacologico si usano le gonadrotopine sotto forma di FSH puro ricombinante, FSH più LH ricombinante, HMG, somministrate a partire dal secondo giorno del ciclo, le dosi variano in base alla risposta del paziente e si adattano alla risposta individuale.
L' obiettivo è quello di avere 2/3 follicoli di 18/20 mm di diametro e si controlla che tutto proceda attraverso un monitoraggio follicolare ecografico, uno subito prima di somministrare la gonadrotopina corionica e uno post ovulazione per verificare che l'ovulazione sia avvenuta. Il monitoraggio deve essere anche ormonale, il picco dell' LH ci indica quando sta per avvenire l'ovulazione e quindi permette di effettuare l'inseminazione nel momento più opportuno. Circa 36 ore prima dell'inseminazione si somministrra una dose di HCG ovvero gonadrotopina corionica.
Gli spermatozoi vengono inseriti attraverso un sottile catetere di plastica, la paziente non avrà ripercussioni e potrà tranquillamente continuare la sua attività lavorativa. Le percentuali di successo variano dal 10 al 15% per tentativo.