Il pianto del neonato

Il pianto dei neonati è un incredibile attivatore: raggiunge frequenze sonore impossibili da ignorare perché estremamente fastidiose.

È la sua peculiarità e garantisce la sopravvivenza del piccolo. Giorno o notte che sia, quando il bebè piange la sua mamma risponde al richiamo, lo riconosce fra mille, non resiste più di pochi attimi.

Come sempre, i commenti altrui si sprecano: “non correre subito, lo vizi!”, “ma non vedi che piange per niente?”, “lascialo piangere che gli fa bene”, “se ne approfitta perché sa che corri subito”. Invece una mamma sa, perché lo sente, che deve in qualche modo intervenire.



I piccoli, i primi mesi, non hanno vizi, hanno bisogni: di cibo, di pulizia, ma anche di contatto e di attenzione. Non possono farne a meno, non devono farne a meno, sono essenziali per il loro armonioso sviluppo.

Il pianto di un neonato, con la sua intensità, dice questo. È fisiologico che non venga ignorato. Mette a disagio e fa desiderare che finisca al più presto proprio perché è il suo compito.

Solo una mamma lo sente per quello che è.

Dott.ssa Francesca Lesmo
Psicologa specialista dell'età evolutiva

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