Gravidanza a rischio? L'Asl decide la maternità anticipata

Le future mamme lavoratrici che stanno vivendo una gravidanza a rischio devono presentare domanda di interdizione dal lavoro non più alla Direzione Territoriale del Lavoro, bensì l'Asl presente nel proprio territorio.

La competenza a rilasciare i provvedimenti di interdizione anticipata in caso di "gravi complicanze della gravidanza e persistenti forme morbose che si presume possano essere aggravate dallo stato di gravidanza", è passata da pochi mesi dalle Direzioni territoriali del lavoro alle Asl.



Le regole del decreto del Governo sulle semplificazioni (Dl 5/2012, in vigore dal 10 febbraio) prevedono che la donna dovrà presentare domanda di interdizione dal lavoro ai servizi dell'Asl presenti nel proprio territorio e non più alla Direzione Territoriale del Lavoro.

Presentata la domanda all'Asl, entro sette giorni, salvo interruzione per la necessità di svolgere l'accertamento di conferma, l'Asl provvederà a emanare il provvedimento di interdizione della lavoratrice.