Fertilità
Età della madre e rischio di anomalie nel feto
Quanto maggiore di età sia una donna, più vecchi sono gli ovuli (LEGGI In che modo l'età influisce sull'ovulazione?) ed è più probabile che, quando si fecondino, contengano un numero anomalo di cromosomi. Intorno ai 35 anni c'è un rischio crescente nel tenere un figlio con un'anomalia congenita.
Nella maggiorparte dei casi, le malattie cromosomiche sono dovute al fatto che esiste un numero troppo scarso o eccessivo di cromosomi. Si ha la trisomia quando esistono tre copie di un cromosoma al posto di due come dovrebbe essere. La più comune è la sindrome di Down, o trisomia 21, malattia causata dalla presenza di tre copie del cromosoma 21.
Anche l'età dell'uomo influisce se entrambi in una coppia hanno più di 35 anni. Incrementa infatti la incidenza di nascite con difetti congeniti. Un difetto grave è la causa più comune di aborto, la cui incidenza risulta più alta nelle donne che hanno più di 35 anni.
Rischio di anomalie cromosomiche
Età materna alla data del parto |
30 |
35 |
38 |
42 |
44 |
46 |
Rischio di Sindrome di Down |
1/952 |
1/385 |
1/175 |
1/64 |
1/38 |
1/23 |
Rischio di alcuna anomalia alla nascita |
1/384 |
1/204 |
1/103 |
1/40 |
1/25 |
1/15 |
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