Ecco come fare per curare la listeriosi
La gioia della scoperta della gravidanza dovrebbe lasciare spazio a un atteggiamento consapevole e un bagaglio di informazioni tali da portare a termine la gravidanza e assicurare il benessere del bebè. L'esito positivo del test di gravidanza, quindi, deve rappresentare il quid che spinge verso un mondo di informazioni riguardanti i potenziali pericoli derivanti da stile di vita e abitudini alimentari sbagliati.
La gravidanza è un periodo meraviglioso che trasforma il corpo della donna e rende il suo sistema immunitario più sensibile all'attacco di virus e batteri, tra cui il Listeria Monocytogenes.
Come faccio a sapere se ho la listeriosi?
Il contatto con il batterio Listeria Monocytogenes genera la listeriosi, un'infezione provocata dall'ingestione di cibo contaminato che coinvolge l'intestino e può arrivare a qualsiasi altro tessuto del corpo. Il batterio si può trovare in acqua, nel terreno, nella vegetazione e negli escrementi degli animali a sangue caldo e per questo può essere presente in tutti i cibi consumati giornalmente e gli alimenti che vengono congelati.
La capacità del microorganismo di vivere e proliferare in un intervallo molto ampio di temperature che raggiunge i 45 gradi richiede la cottura degli alimenti a rischio contaminazione oltre il grado limite di sopravvivenza. Per questa ragione ci sono alcuni alimenti che è meglio evitare in gravidanza.Questo significa che consumare formaggi freschi, erborinati o pesce affumicato e ingerire frutta e verdura non lavate accuratamente, non prestare attenzione a ciò che si inserisce nei menu oppure non eseguire operazioni igienico-sanitarie minuziose potrebbe aumentare il rischio di contrarre la listeriosi.
Nei soggetti sani, la listeriosi si manifesta con una forma gastroenterica che rimanda sintomi simil-influenzali come malessere generale, senso di nausea, episodi diarroici, mal di testa e febbre. Come già accennato, tuttavia, i nove mesi di gestazione modificano le difese immunitarie dell'organismo e impiegano un'energia extra per sostenere la crescita e la salute del nascituro.
Una qualunque infezione potrebbe rivelarsi pericolosa o fatale per il bambino. E così, durante la gravidanza, la capacità del batterio di passare dal sangue e radicarsi nell'organismo finisce per interessare il nascituro. L'infezione assume una forma invasiva che può provocare diversi rischi per la donna in gravidanza quali aborto spontaneo, parto prematuro e morte in utero oppure trasferire l'infezione al bambino generando forme di meningite, meningoencefalite o setticemia.
Ho contratto listeria in gravidanza! Così si cura
Il batterio Listeria Monocytogenes può essere identificato attraverso esami specifici del sangue e un'analisi del liquido spinale. La listeriosi, come tutte le infezioni batteriche, si cura con una terapia antibiotica specifica per bambini e adulti, anche se la cura migliore resta la prevenzione.
Prevenzione
Il primo modo per combattere la listeriosi è eludere qualsiasi comportamento o cibo possa veicolare il batterio Listeria Monocytogenes. Le regole preventive richiedono:
- Adeguata cottura degli alimenti
- L'accurata operazione di lavaggio di frutta o verdura
- No a cibi crudi e cibi cotti in frigo
- Attenzione alla pulizia degli utensili utilizzati per la preparazione
- No ai formaggi freschi, erborinati, pesce affumicato e salse fresche a base di carne
Terapia antibiotica
La listeriosi viene trattata con ampicillina, un antibiotico che riesce ad uccidere il germe ma le cui dosi variano a seconda dei sintomi e degli organi colpiti. L'ampicillina non risulta un farmaco dannoso per il bebè e può essere assunto durante la gravidanza senza pericoli, previa prescrizione del medico.
Altri farmaci, come la gentamicina, sviluppano un'azione combinata con quella dell'ampicillina, ma possono causare dei rischi per il feto e per questo devono essere prescritti dal ginecologo soltanto in situazioni molto serie dal punto di vista clinico.