Così si cura la toxoplasmosi gravidanza

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Scoprire di aspettare un bebè è un evento che cambia il corpo, muta la prospettiva con cui si guarda il mondo e richiede una cura maggiore del benessere generale. La gravidanza, infatti, stravolge i ritmi biologici e la produzione ormonale per preparare il corpo ad ospitare una nuova vita e per promuovere lo sviluppo del nascituro.

La futura mamma deve rendersi conto che la gravidanza è un momento particolare a cui bisogna dare maggiore attenzione sia dal punto di vista alimentare che sotto il profilo dello stile di vita. Per questo è importante conoscere cos'è la toxoplasmosi.

Come si guarisce dalla toxoplasmosi?

Il momento di profondo cambiamento a cui è sottoposto il corpo della mamma cambia la risposta immunitaria dell'organismo e diventa più sensibile a infezioni e ad agenti patogeni. L'esempio lampante di tale situazione è la toxoplasmosi, una banale infezione che il corpo tende a gestire in autonomia ma che diventa pericolosissima in gravidanza. Il responsabile di tale infezione è il Toxoplasma gondii,, un parassita ospite dei gatti e degli animali a sangue caldo infetti che può trasmettersi attraverso l'ingestione di carne cruda o poco cotta, il consumo di frutta e verdura  non lavata accuratamente e il contatto diretto con le feci degli animali (es. gatto).

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La maggior parte dei soggetti che hanno contratto questo tipo di infezione in condizioni normali non hanno riscontrato particolari sintomi, fatta eccezione per mal di gola, febbre, stanchezza e linfonodi ingrossati. Al quadro asintomatico dell'infezione si aggiunge, poi, la capacità del corpo di produrre anticorpi particolarmente in grado di sconfiggere il Toxoplasma gondii e conquistare un'immunità perenne. Quando il Toxoplasma gondii viene contratto in gravidanza, l'infezione diventa pericolosa per lo sviluppo e per la salute del feto.

Scoperta dell'infezione

Il parassita, infatti, attraversa la placenta e interferisce con l'andamento della gravidanza e il normale sviluppo del nascituro: aborto spontaneo se viene contratto nel primo trimestre, lesioni del sistema nervoso centrale e malformazioni fetali se il contagio avviene nel secondo trimestre e parto prematuro se il  Toxoplasma gondii si trasmette al feto nel terzo trimestre. Una volta che si riconoscono i sintomi tipici della toxoplasmosi, la futura mamma può scoprire l'infezione da Toxoplasma gondii attraverso il toxo-test. Questo è un esame del sangue di routine che verifica la presenza di anticorpi anti-toxoplasma per accertare se il corpo risulta immunizzato o meno contro il parassita.

Un risultato positivo del toxo-test indica che la donna incinta ha contratto in passato la malattia ed è già immunizzata mentre un risultato negativo segnala il rischio potenziale di contrarre l'infezione e richiede l'esecuzione mensile del test fino alla fine della gravidanza e l'osservanza di una serie di precauzioni.

Come ci si riprende dalla toxoplasmosi?

Sicuramente serve un accurato controllo medico. Soltanto uno specialista può prescrivere i farmaci necessari. Fermo restando che le tecniche di prevenzione siano le migliori cure per evitare, la toxoplasmosi sintomatica viene trattata con antibiotici e antimalarici. Vista la pericolosità del Toxoplasma gondii nei soggetti immunodepressi e nelle donne incinte, le tecniche di prevenzione diventano il primo strumento di cura.  Ecco a cosa devi stare attenta prima di prendere la toxoplasmosi in dolce attesa:

1. Gatti

Bisogna evitare i contatti con i gatti domestici che hanno libero accesso al mondo esterno e i felini randagi e cambiare spesso la lettiera indossando i guanti (meglio ancora il compito viene affidato a qualcun altro).

2. Igiene personale

Il contagio può essere evitato lavando accuratamente le mani dopo un lavoretto all'aperto e dopo aver cucinato e pulendo le superfici su sui vengono poggiati gli alimenti crudi.

3. Alimentazione

Visto le modalità di trasmissione del Toxoplasma gondii è indispensabile non mangiare carne cruda o poco cotta e consumare frutta e verdura lavati accuratamente.