Cellulite e gravidanza: come curarla e prevenirla
Durante la gravidanza oltre alla ritenzione idrica e al gonfiore di piedi e caviglie, mani e dita, l'accumulazione dei liquidi porta anche alla fuoriuscita di cellulite. La cellulite è infatti una vera e propria malattia della pelle che ha inizio con la ritenzione idrica. È importante quindi iniziare a curare la ritenzione idrica prima che sfoci in vera e propria cellulite. La cellulite è l'accumulazione di depositi di grasso nel tessuto sottocutaneo che sale in superficie trasformandosi in antiestetica buccia d'arancia. Le cause maggiori in gravidanza e nella normalità sono il rallentamento del flusso sanguigno, la ritenzione di liquidi da parte dei tessuti, l'aumento di peso, e la mancanza di esercizio fisico.
Una causa specifica della fuoriuscita della cellulita in gravidanza è l'azione degli ormoni. Gli estrogeni aumentando portano ad un accumulo dei liquidi e un peggioramento della circolazione sanguigna.
Come curare la cellulite in gravidanza
La prevenzione e la cura della cellulite prevedono semplici mosse che risulteranno d'aiuto quanto più le si pratica con costanza e continuità:
- dieta sana e ricca di fibre, con basso contenuto di grassi, sodio e sale. Evita cibi fritti e molto grassi
- bevi molti liquidi, soprattutto acqua
- fai un esercizio fisico costante e mirato ad alleviare la stanchezza delle gambe e degli arti superiori, ma anche bici e lunghe camminate
- cerca di praticare molto nuoto che risulta essere ottimo per la circolazione degli arti inferiori. L'acqua è un ottimo stimolante per la circolazione del sangue
- evita docce troppo calde, l'acqua bollente crea un trauma ai vasi sanguigni e orienta il getto d'acqua fredda della doccia verso le zone interessate.
- dopo le docce e prima di andare a dormire aiuta la circolazione della pelle con creme e massaggi linfodrenanti. Usa creme naturali, o apposite per donne incinte. Le creme anticelluilite sono sconsigliate durante la gravidanza. Il massaggio da praticare deve essere sempre circolare e deve andare dal basso verso l'altro per favorire il ritorno del flusso del sangue e dei liquidi.