Buonanotte mamme

Il tempo della nanna, così essenziale per il benessere del bambino e dei suoi genitori, è spesso fonte di preoccupazioni e ansie. Le neo mamme, quando descrivono i loro neonati, uno dei primi riferimenti che fanno è al sonno: quanto dorme il piccolo la notte e quanto le lascia dormire.

Perché non dormire di notte, per noi adulti, è faticosissimo e quando succede per più giorni diventa davvero un problema. Durante il giorno ci si sente a pezzi, i pensieri non sono lucidi, i nervi sono a fior di pelle e ogni difficoltà sembra una montagna da scalare.

Inoltre la notte, quando i bimbi si svegliano, il tempo sembra non passare mai: si è sole di notte, mentre il proprio compagno dorme perché il giorno dopo lavora; si è sole con i propri pensieri, con la propria fatica, con quel bebè che strilla e che non trova pace. Non si può chiamare nessuno al telefono per due chiacchiere confortanti, non c’è nessuna compagnia nei programmi televisivi, nessun rumore a fare da sottofondo. Ci si preoccupa anzi di svegliare il marito, gli altri figli, i vicini di casa.

La notte è un momento delicato e i pensieri negativi si fanno avanti più facilmente.



Mamme, trovate qualcosa che la notte, quando il bebè piange o proprio non vuole tornare a dormire, possa farvi sentire meno sole: mettete un po’ di musica di sottofondo, mettete un dvd comico nel lettore e lasciate che le immagini vi strappino qua e là un sorriso, accendete il computer e aprite la pagina internet del gossip o della moda così che vi distragga quando le date un’occhiata.

Insomma, non lasciate che l’ansia e i cattivi pensieri vi sovrastino; pensate che state facendo una grande fatica ma che la notte poi finisce e domani tutto andrà meglio.

Più riuscite a stare tranquille più quella tranquillità passerà al vostro bambino.

E la cosa davvero importante è che il giorno successivo voi recuperiate energie, che vi riposiate quando il piccolo dorme: le incombenze domestiche possono aspettare!

dott.ssa Francesca Lesmo