Aborto farmacologico

 L'aborto farmacologico, o aborto medico, è un tipo di aborto volontario che consiste nell'assunzione di un farmaco per interrompere la gravidanza. Questa pratica è possibile entro i primi 49 giorni dalla data del concepimento, quando la gravidanza è ancora in uno stadio precoce e l'aborto non comporta eccessivi rischi per la salute della paziente.

Come funziona l'aborto farmacologico?

L'aborto farmacologico avviene attraverso l'assunzione della pillola RU-486. Quando una donna decide di affrontare questo tipo di aborto deve essere ricoverata in ospedale per effetturare tutti gli accertamenti prima di poter prendere la prima pillola di mifepristone. In seguito viene somministrato un farmaco a base di prostaglandine, che consente lo svuotamente dell'utero attraverso contrazioni indotte, senza bisogno di dover ricorrere all'aborto chirurgico.



L'aborto farmacologico e la pillola RU-486

La pillola RU-486 non va assolutamente confusa con la pillola del giorno dopo: quest'ultima infatti non può indurre un aborto, ma agisce posticipando l'ovulazione cosicchè la gravidanza non possa cominciare. Il principio attivo della RU-486 invece, il mifepristone, agisce bloccando lo sviluppo dell'embrione e induce il distacco del feto dalla cavità uterina.

Le controindicazioni dell'aborto farmacologico

Non tutte le donne possono optare per l'aborto farmacologico perchè, come qualunque altro farmaco, anche la pillola RU-486 presenta alcune controindicazioni. Ne è sconsigliato l'uso in caso di:

  • Spirale intrauterina
  • Gravidanza ectopica
  • Terapia anticoagulante
  • Problemi di coagulazione del sangue
  • Insufficenza renale
  • Allattamento
  • Fumatrici di età superiore ai 35 anni
  • Patologie croniche gravi