Complicanze in gravidanza
Aborto chirurgico
L'aborto chirurgico è un tipo di aborto volontario che una donna può scegliere per interrompere la gravidanza in corso entro il primo trimestre, o oltre in casi specifici.
Come avviene l'aborto chirurgico?
In Italia l’interruzione di gravidanza per volontà è regolata dalla legge 194/78 ed è possibile entro e non oltre i 90 giorni dal concepimento. Se una donna vuole procedere con l'interruzione di gravidanza deve presentare un certificato che attesti lo stato interessante e un documento che affermi la volontà di interrompere la gestazione. Si ha un arco di sette giorni, in cui si può ripensare alla decisione presa una volta presa coscienza di tutte le alternative all'aborto. Se la donna è ancora decisa a intraprendere questa strada può recarsi alla struttura idonea all'interruzione di gravidanza.
Modalità di aborto chirurgico
A differenza dell'aborto farmacologico che viene indotto con la pillola Ru-486, l'aborto chirurgico viene indotto secondo diverse modalità, a seconda dell’avanzamento della gestazione.
- Svuotamento strumentale, la più diffusa. Avviene in anestesia parziale ed è molto rapida, dura appena cinque minuti.
- Isterosuzione: è indicata fino all'ottava settimana di gravidanza e consiste nell'aspirazione dell'endometrio e dell'embrione dalla cavità uterina.
- Dilatazione e revisione della cavità uterina, dall'ottava alla dodicesima settimana. Di solito vengono eseguite in anestesia parziale o totale e consiste nella dilatazione della cervice per poter inserire una cannula proporzionata alle dimensioni dell'embrione.
- Dilatazione e svuotamento, solo per le gravidanze oltre la dodicesima settimana. Con questa procedure si dilata la cervice e si aspira liquido amniotico, placenta e feto. È la piu rara delle modalità indicate precedentemente e viene eseguita solo in presenza di malformazioni del feto o gravi rischi per la salute della mamma.
L' aborto chirurgico oltre i 90 giorni
Sono rarissime le condizioni in cui si può praticare un aborto chirurgico oltre i 90 giorni di gravidanza:
- La gravidanza o il parto rappresentano un rischio per la vita della paziente
- Patologie dell'embrione che possano costituire un pericolo per la sua salute fisica o psichica.
Queste pratiche sono mirate alla tutella della donna e rendono possibile l'aborto chirurgico per ragioni terapeutiche entro la 22a settimana. Di solito si somministrano farmaci che inducono la dilatazione del collo dell'utero e provocano un travaglio abortivo.
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