A cosa rinuncio per un figlio?
Oggi vorrei condividere con voi alcuni pensieri relativi alle rinunce che ci si presentano quando decidiamo di avere un bambino.
Gli atteggiamenti possono essere molto diversi, ma la paura colpisce tutti, mamme e papà: avrò chiuso con la mia vita? Non potrò più fare quello che voglio? E il calcetto del giovedì sera? E la cena con le amiche il sabato? Insomma, si insinuano dubbi e paure mentre quel pancione cresce, come se una parte di noi cominciasse a salutarci, per sempre.
Le reazioni, quando il bambino nasce, si dimostrano poi le più disparate: c’è chi si annulla per la causa e non si prende neanche più il tempo di andare dal parrucchiere per mesi interi e chi finge che quel fagottino sia un’appendice di sé e non abbia esigenze autonome. Così in spiaggia si vedono mamme che portano i bambini piccoli sotto il sole di mezzogiorno e quasi se ne dimenticano prendendo il sole, mentre quei piccoli si arrossano, non riescono a tenere gli occhietti aperti, non vogliono mangiare né possono dormire quando ne avrebbero bisogno. Oppure mamme e papà che per paura di non dedicare sufficienti attenzioni al loro bambino nemmeno conversano più, perché bisogna sempre giocare con il piccolo, né si ritagliano momenti di intimità, perché il piccolo occupa nel lettone lo spazio della coppia.
Forse c’è una via di mezzo.
Cerchiamo di ragionare con il buon senso e di trovare dei compromessi che preservino innanzitutto la salute del piccolo e il suo benessere, ma anche la qualità della vita di mamma e papà.
Dott.ssa Francesca Lesmo