Integratori all’olio di mandorle e parto pretermine. Si ipotizza un collegamento.

La durata della gestazione e il peso del bambino alla nascita potrebbero essere influenzati dal consumo in gravidanza di prodotti come integratori all'olio di mandorle, di camomilla e di finocchio .

Lo studio

Il dato è stato evidenziato da uno studio sostenuto dall'università di Modena e Reggio Emilia. Gli autori, che presentano come prima firma Fabio Facchinetti, professore di Medicina dell'età prenatale all'università di Modena e Reggio Emilia, hanno organizzato uno studio di coorte restrospettivo e multicentrico della durata di 15 mesi.

Sono state intervistate 700 donne entro tre giorni dal parto in tre ospedali pubblici del nord Italia e 189 donne sono state definite "utilizzatrici regolari" di supplementi a base di erbe con un impiego quotidiano per almeno tre mesi.

I risultati

Le utilizzatrici di integratori all'olio di mandorla sono incorse con maggiore frequenza a parti pretermine rispetto alle non-utilizzatrici (29 parti prematuri su 189 utilizzatrici vs 51 parti prematuri su 511 non utilizzatrici). È emerso che le utilizzatrici di olio di mandorla erano esposte comunque a un aumento del rischio di partorire prima della 37ª settimana di gravidanza.

Gli autori dello studio precisano che l'associazione tra impiego quotidiano di olio di mandorla e nascita pretermine è solo un'ipotesi.

Il fatto preoccupante è che più di un quarto delle donne italiane in gravidanza consumano erbe quotidianamente per almeno tre mesi ed è opportuno richiamare l'attenzione di tutti sull'abitudine di assumere olio di mandorla in questo periodo.