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Indennità di maternità/paternità: come e quando?
Sei neomamma o stai per esserlo? Quanta voglia hai di dedicarti al tuo piccolo giorno e notte, stagli vicino e coccolarlo? Forse in questo periodo è l' unica cosa che pensi. Il tuo unico problema sarà l'assenza dal lavoro e ti starai chiedendo in che modo potrai riuscire a coinciliare maternità e carriera. Ma, non temere! Per questo esiste l' indennità di maternità.
Indennità di maternità: cos'è?
L' indennità di maternità o "indennità per astensione obbligatoria'', è sostitutiva della retribuzione e viene pagata alle lavoratrici (o ai loro compagni se queste non possono godere di tale diritto) assenti dal lavoro per gravidanza o puerperio o per interruzione di gravidanza dopo il 180º giorno. La legge che tutela i diritti della mamme lavoratrici è diretta a garantire contemporaneamente il ruolo di madre e i diritti di lavoratrice.
Indennità di maternità: a chi spetta?
- alle lavoratrici/lavoratori dipendenti
- alle lavoratrici/lavoratori autonomi
- alle lavoratrici/lavoratori domestiche (colf e badanti);
- alle lavoratrici/lavoratori agricole/i;
- alle lavoratrici/lavoratori iscritti alla gestione separata (lavoratrici/lavoratori a progetto, associate/i in partecipazione) che non siano iscritte/i ad altra forma di previdenza, non titolari di pensioni
- al padre lavoratore dipendente, in alternativa alla madre lavoratrice, in casi particolari.L’indennità spetta anche alle lavoratrici autonome (coltivatrici dirette, colone, mezzadre, artigiane e commercianti) iscritte nei rispettivi elenchi prima del periodo indennizzabile, in regola con il versamento dei contributi. Le libere professioniste che richiedono la maternità possono assumere come reddito di riferimento per calcolare l'indennità solo quello professionale, con esclusione di quanto eventualmente percepito per altre attività svolte. L'indennità di maternità non spetta mai ai padri liberi professionisti. A differenza di quanto avviene per i padri lavoratori dipendenti, che hanno diritto all'astensione dal lavoro ed al relativo sussidio, qualora la madre non possa avvalersene. La legge non prevede analoghe facilitazioni per gli autonomi.
Indennità di maternità: quanto spetta? E per quanto tempo?
L'importo dell'indennità di maternità per le lavoratrici/lavoratori dipendenti è pari all'80% della retribuzione media giornaliera, o della retribuzione "convenzionale" in caso di lavoro autonomo, percepita nel mese immediatamente precedente l'inizio dell'astensione dal lavoro. La prestazione economica è pagata dall' INPS.
Per quanto tempo si può beneficiare dell' indennità di maternità?
La legge intende come maternità il periodo che va dalla gravidanza ai tre anni di vita del bambino. Le lavoratrici madri hanno il diritto di ricevere l'indennità di maternità nel periodo di astensione obbligatoria dal lavoro, complessivo di 5 mesi, utilizzabile in forma flessibile, cioè:
- nei due mesi precedenti la data presunta del parto;
- nei tre mesi successivi alla data effettiva del parto.
Le lavoratrici dipendenti, le lavoratrici a progetto , le associate in partecipazione e le lavoratrici domestiche possono, dietro certificazione medica, ritardare di un mese l'assenza dal lavoro prima della nascita.
Quando e dove bisogna presentare la domanda per l'indennità di maternità?
- le lavoratrici dipendenti, domestiche e operaie agricole devono presentare la domanda sia alla sede Inps competente per residenza sia al datore di lavoro;
- le lavoratrici parasubordinate devono presentare la domanda prima dell’inizio del congedo di maternità sia alla sede Inps competente per residenza sia al datore di lavoro;
- le lavoratrici autonome devono presentare la domanda dopo il parto, e solo alla sede Inps competente per residenza.
L' indennità una grande oppurtunità che vi permetterà di essere vicine ai vostri figli garantendo la vostra carriera professionale.
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